Paese che vai usanza che trovi: libretto di circolazione
Dopo aver visto le differenze fra la ASL italiana e la sécurité sociale francese, vediamo le peripezie per avere la carte grise per la macchina.
Premessa: siamo arrivati in Francia a fine gennaio 2011 con due macchine, una Peugeot 206 ed una Peugeot 5008, le cui assicurazioni scadevano rispettivamente ad inizio marzo e ad inizio giugno. Un dettaglio importante é che la 206 era una macchina acquistata in Francia, immatricolata in Francia ed usata per 5 anni in Francia, prima di essere immatricolata in Italia.
A febbraio cominciamo a verificare le démarche à faire per poter riportare la 206 al suo vecchio paese d'origine e alla prefettura ci danno la lista dei documenti da presentare. Ovviamente, quando ci presentiamo agli uffici della prefettura con il nostro bel gruzzoletto di documenti, scopriamo che ne manca uno. Su questo gli uffici pubblici italiani e quelli francesi sono identici (purtroppo)! Quindi, vista l'inutilità dell'insulto verso il funzionario pubblico (anche se é divertente faro in italiano se la persona di fronte non può capirti :)) cerchiamo di recuperare anche questo fantomatico documento prima della scadenza dell'assicurazione. Il documento mancante e che in Francia si richiede per poter immatricolare un veicolo acquistato all'estero é il certificat de conformité. In pratica, la casa produttrice del veicolo, deve assicurare che, anche se acquistato all'estero, é conforme alle normative europee (e in particolare francesi) e che quindi può essere immatricolato in Francia. Ora, facciamo finta che non siamo arrivati in Francia da un altro paese della UE, facciamo anche finta che guarda caso le macchine sono prodotte da una società francese, ma... la 206 era già immatricolata in Francia prima del breve passaggio Italiano. Quindi, chiamata a Peugeot che dice che basta inviare la carta di circolazione italiana e un assegno di soli 150 euro e ti fanno avere in massimo una settimana il certificato di conformità a casa. 150 euro per dirmi che una macchina che é già stata immatricolata in Francia può essere immatricolata nuovamente?? Va beh... Ad ogni modo la celerità di Peugeot é incredibile: lettera imbucata nella tarda mattinata del giorno X risposta ricevuta la mattina del giorno X+1. Con questa riusciamo a fare la nuova carta di circolazione, l'assicurazione e le targhe.
A maggio abbiamo dovuto naturalmente fare gli stessi passi per poter immatricolare la 5008 (conoscendo fortunatamente tutto quello che era necessario presentare alla prefettura) e anche in questo caso la regola dell'X e X+1 di Peugeot é stata rispettata. Ho come il sospetto che al tizio di Peuogeot al PC inserisca il numero del telaio e stampi i dati risultanti (anche perché entrambe le macchine sono state prodotte nelle fabbriche Peugeot francesi), quindi 150 euro per una fotocopia a colori credo che sia il massimo che abbia mai pagato.
A freddo, dopo qualche mese, ci siamo detti che fortunatamente avevamo solo macchine francesi, non oso immaginare la richiesta di un certificato di conformità a Toyota in Giappone o, peggio ancora, a FIAT in Italia! Considerate le poste italiane, le prime 3 lettere sarebbero andate perse, la quarta mi avrebbero detto che volevano anche una foto della macchina, la quinta che FIAT non era autorizzata a fare quel tipo di documento e la sesta, dopo aver tirato giù qualche madonna al telefono con un tizio della fabbrica torinese che si giustifica dicendo che non avevano capito che volevamo proprio quel tipo di documento, arriva finalmente a destinazione... nel frattempo é passato 1 mese e hai dovuto ricomprare un'altra macchina perché ti serviva per andare a lavorare.
Quindi, mi raccomando, se entrate in Francia e dovete immatricolare un veicolo che avevate comprato all'estero: certificat de conformité!